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Regione Piemonte

La via dell’acqua

Percorso naturalistico

Descrizione

Il percorso prende il via da piazza della Fiera. Si accede, quindi, nella piazza Martiri della Libertà, dove si trova il Palazzo comunale, realizzato all’inizio dell’Ottocento utilizzando le vecchie arcate del mercato coperto. Di fronte al Palazzo comunale, sotto i grossi platani posti a delimitazione della piazza, scorre la bealera, oggi solo parzialmente visibile, ma fino al 1931 utilizzata dalle donne del paese come lavatoio, poi spostato in piazza della Fiera per evitare lo “sconcio” provocato dai panni sporchi lavati in piazza. Nel 1966 il lavatoio venne demolito per far posto all’edificio che ospita la scuola media e ricostruito accanto al municipio.

Si raggiunge quindi Punta Piasa da dove si domina tutta la piazza del paese e il borgo vecchio, a cui si accede tramite il vecchio ponte. Punta Piasa era il centro del paese: infatti, lì si trovava uno dei più vecchi alberghi di Almese, l’albergo dell’Antico Angelo che per lungo tempo ospitò un servizio di vetture che consentiva di collegare il paese con gli altri centri vicini. Il vecchio Ponte, originariamente in legno, venne ricostruito in muratura nel 1837; ma le frequenti inondazioni del Messa lo resero ben presto poco sicuro, e si dovette procedere alla sua ricostruzione nel 1871, quando assunse l’attuale configurazione.

A sinistra del vecchio ponte prende il via la mulattiera che conduceva i viandanti al Colle del Lys, attraversando il vicino paese di Rubiana. Attraversato il ponte, a sinistra, si erge la casa dove è nato Scipione Riva Rocci, inventore dello sfigmomanometro. Proseguendo per la via Rocci, a destra, si trova la casa paterna della Beata Michelotti.

Dopo aver percorso tutta la via Rocci, sì svolta a sinistra.per via Sonetto per poi svoltare nuovamente a sinistra in via San Sebastiano, a cui era stato dedicato un pilone ora incorporato in una casa sita all’inizio di via Sonetto, facilmente visibile da via Rocci.

Una breve, ma ripida salita, porta alla chiesa di Santa Maria, eretta nel 1065 per volere della contessa Adelaide di Susa, che scelse Almese come luogo per costruire una chiesa dedicata alla Madonna, collocandola là dove aveva sede, secondo la tradizione popolare, il castello abitato dai Bertolero, signori del luogo.

La chiesa mariana è collocata su un poggio che nel Trecento costituiva il quartiere accentrato detto “castellarium”, distinto secondo gli usi del tempo dal restante centro abitato sparso lungo le sponde del torrente Messa e nella piana di Almese. La parte antistante del piazzale della Chiesa era occupata dal cimitero: a ricordo di questa destinazione è stata apposta una croce che domina il centro abitato.

La chiesa parrocchiale fu oggetto, nel corso dei secoli successivi, di ristrutturazioni, come quella effettuata nel 1746, quando venne ampliata, inglobando nell’edificio l’antistante atrio che ne ornava la facciata. Nel 1963 venne costruita nel centro del paese la chiesa intitolata alla Natività di Maria Vergine che ha sostituito la vecchia chiesa di Santa Maria oggi semplice cappella.

Tornati sulla strada asfaltata, costeggiando il torrente, si raggiunge la borgata Fucinassa, ove è possibile ancora osservare la vecchia fucina adibita alla fusione del ferro proveniente da Rubiana, in funzione fino ai primi anni ’50, è ora praticamente abbandonata.

Si giunge quindi alla borgata Gambabosco, molto conosciuta per la presenza di una rinomata fontana a cui sono attribuite particolari qualità diuretiche. E’ possibile raggiungere la fontana scendendo qualche gradino e seguendo un piccolo sentiero che si apre sulla sinistra.

Ritornati sul sentiero, si prosegue sino a quando si incontra a sinistra una deviazione che conduce alla goia del Pis, la riviera che i giovani almesini del dopoguerra utilizzavano come luogo per cimentarsi in bagni e tuffi. Si tratta di un luogo molto suggestivo, con una cascata alta circa quattordici metri, che in inverno si trasforma in un canalone di ghiaccio, e con un profondo invaso in cui i più coraggiosi e temerari si buttavano senza timore alcuno.

Particolarmente interessante è il sentiero che conduce alla goia del Pis: si può ammirare il torrente Messa incassato tra le ripide pareti montuose, la chiesa vecchia e una parte del paese.

Modalità di accesso

Accesso libero

Indirizzo

Goja del Pis, Almese 10040

Contatti

Ufficio di informazione turistica
Ultimo aggiornamento: 06/03/2023, 16:41

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